ARTISTI A PALAZZO VISCONTI … la nuova mostra dell’Enciclopedia d’Arte Italiana

“Mostra collettiva d’Arte Contemporanea” – Selezione Artisti dell’Enciclopedia d’Arte Italiana

A cura di Alberto Moioli

Inaugurazione Domenica 18 Giugno 2017 ore 17.00

 

 

Ancora una volta è una cornice espositiva d’eccezione ad ospitare la mostra collettiva degli artisti inseriti nel prossimo Volume dell’Enciclopedia d’Arte Italiana.

La manifestazione che si aprirà con l’inaugurazione del 18 Giugno alle 17.00 nella straordinaria “Sala del Trono” (1675) al piano nobile del Palazzo di Brignano Gera d’Adda, è il risultato della collaborazione concreta e propositiva con la visione lungimirante del Sindaco Beatrice Bolandrini.

La mostra di carattere museale, “Artisti a Palazzo Visconti” offre l’opportunità di incontrare i protagonisti della prossima stagione creativa italiana, selezionati dal Comitato Scientifico del prestigioso volume.

La selezione ha così premiato gli artisti:  Andreoli Manuela, Angelini Annamaria, Arena Vittoria, Barindelli Fiorenzo, Bianchi Gianfranco, Biase Daniela,  Bisulli Mirna, Caravella Annamaria, Carluccio Giorgio, Cataldo Domenica, Cefis Marco, Chillemi Venere, Corsanini Gino, Costetti Bonfiglio, Curioni Lorenzo, De Paolis Enza, D’Ippolito Maurizia, Duranti Italo, Ferrari Graziano, Filippi Paolo, Frascaroli Giuseppe, Marchesi Giò, Marziale Gina, Marziari Vittoria, Nicolò Enrico, Oggioni Guido, Paolo Domenico, Paparà Mariana, Perez Diana, Persia Giuseppe, Renoldi Massimo, Rosso, Sarvese Giancarlo, Sorrentino Ada, Spada Gemma, Stefanelli Paolo, Turrini Odo Camillo, Valensin Luciano, Vecchi Vittorio e Visentini Bernarda.

 

Testo C_Stampa

Dipinti, sculture e fotografie si incontrano in un luogo altamente simbolico: PALAZZO VISCONTI.

Si parla abitualmente della necessità di tutela e valorizzazione del patrimonio artistico italiano, elemento questo centrale nell’iniziativa ideata e promossa dall’Enciclopedia d’Arte Italiana, in cui è evidente la dualità dell’argomento relativo alla ricchezza storica, architettonica, artistica e l’eccellenza rappresentata dagli stessi pittori, scultori e fotografi contemporanei.

Palazzo Visconti, rappresenta l’emozione e la bellezza dell’arte nella storia, quella che ci ha portato al centro del mondo per secoli ed ancora oggi dovrebbe essere quel gradino in più che può far tornare il nostro Paese protagonista di una nuova rinascita culturale fondata sull’arte.

La mostra si apre in uno dei luoghi più autorevoli e significativi del Palazzo, la Sala del Trono, anticipata da uno scalone che lascia senza fiato chiunque lo percorra per la prima volta. Gli affreschi rococò, che risalgono ai primi decenni del settecento, accolgono i visitatori coinvolgendoli nelle atmosfere che furono tipiche dell’epoca.

Nella Sala del Trono si svolgerà l’inaugurazione della mostra mentre alle pareti gli affreschi delle Virtù come “la speranza”, “la fedeltà”, “la giustizia” e “la temperanza” saranno testimoni storici e silenziosi dell’autorevole evento espositivo.

Sempre nella Sala del Trono capeggia Annibale Visconti, colui al quale è attribuita la volontà di affrescare il sontuoso apparato decorativo delle sale del Piano Nobile, comprendenti anche la “Sala dell’Innominato” di manzoniana memoria.

Nel percorso espositivo si alternano espressioni artistiche frutto di riflessioni personali molto profonde, che hanno la capacità di raccontare storie e pensieri attraverso i variegati codici del linguaggio artistico, passando dalla fotografia alla pittura fino alla scultura cercando di trasmettere un’idea o un’emozione grazie alla particolare sensibilità che è propria dell’artista.

Le poetiche creative contemporanee che s’incontrano in un luogo colmo di storia e simboli, hanno in sé una doppia valenza, quella di storicizzare artisti già internazionalmente riconosciuti, in virtù di una indubbia maturità artistica e quella di presentare al pubblico le novità espressive di artisti da poco accolti dalla selezione dell’Enciclopedia d’Arte Italiana.

La mostra collettiva in oggetto segue in ordine quelle organizzate Museo d’Arte e Scienza di Milano (“Otto sguardi d’Autore” 2014 e 2015) e al Museo di Villa Clerici di Milano (2016).

A cura di Alberto Moioli

moiolipress@gmail.com

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“IL DIVISIONISMO NON PROIETTIVO” di Graziano Ferrari alla Galleria degli Artisti di Milano

GALLERIA DEGLI ARTISTI
Via Nirone, 1 Milano
Dal 14 al 21 Giugno 2017

Apertura della mostra: dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.00 Domenica chiuso
Inaugurazione 17 Giugno 2017 ore 18.00
Presentazione a cura di Alberto Moioli
Arriva alla Galleria degli Artisti di Milano la nuova mostra personale di Graziano Ferrari. L’esposizione propone un’accurata selezione di opere inedite dell’artista che ha fondato la corrente “divisionismo non proiettivo”.
L’evento espositivo offre dunque una doppia opportunità, quella di incontrare l’autore e osservare le nuove intuizioni artistiche, frutto di una corrente espressiva nuova e particolarmente interessante.
L’operazione creativa del gesto artistico di Graziano Ferrari, volto alla ricerca interiore di un nuovo linguaggio espressivo, è l’autentica novità dell’evento che si avvale dell’autorevole cornice espositiva offerta dalla Galleria degli Artisti di Milano.
Graziano Ferrari
www.ferrarigraziano-arte.com/
Mail to: grazianoferrari.arte@gmail.com

Testo critico estratto dal catalogo della mostra
La poetica del divisionismo non-proiettivo di Graziano Ferrari
di Alberto Moioli
Studiando il percorso artistico di Graziano Ferrari mi son tornate in mente le parole dell’insigne filosofo statunitense Ralph Waldo Emerson (Boston, 1803 – Concord 1882) quando consigliava, dall’alto della sua saggezza, di “non andare dove il sentiero ti può portare; vai invece dove il sentiero non c’è ancora e lascia dietro di te una traccia”. Un pensiero forte che denota il desiderio di libertà e indipendenza che è alla base dell’espressione creativa di Ferrari. La sua storia artistica lo dimostra ampiamente, è palese infatti la capacità di indagare nuovi campi espressivi attraverso la sperimentazione dei materiali e dei supporti, attraverso il costante studio e attenzione verso quelli che possono essere considerati i nuovi codici del linguaggio creativo. Graziano Ferrari assume dunque un ruolo di rilevo in virtù della “traccia” che sta lasciando nel mondo dell’arte grazie ad un percorso creativo di tutto rispetto che denota una evidente maturità artistica. Le ultime opere del 2017 rappresentano dunque un passaggio fondamentale della carriera dell’artista, un momento espressivo in cui il “divisionismo non proiettivo”, movimento da lui creato, esplode in tutta la sua forza creativa.

La separazione del tratto pittorico, quella scomposizione della luce che richiama i dettami del divisionismo classico, ampiamente e sapientemente raccontati dal critico Vittore Grubicy de Dragon (Milano 1851 – 1920), sono elementi che Ferrari rielabora dentro di sè fino ad ottenere una dotta reinterpretazione che lui chiama “noi proiettiva”, una sintesi, come lui stesso ama affermare, tra Divisionismo e Arte Informale.
“Sono arrivato a questa sintesi alla fine di un percorso – dichiara l’artista – in cui la risoluzione di alcune contraddizioni formali si è rivelata quasi incoscientemente.”
Non c’è dunque quasi da sottolineare, in virtù di quanto detto, che il “divisionismo non proiettivo” è Continua a leggere ““IL DIVISIONISMO NON PROIETTIVO” di Graziano Ferrari alla Galleria degli Artisti di Milano”

La Magia del Festival della Letteratura di Arcore

Siamo arrivati alla terza edizione….. il FESTIVAL DELLA LETTERATURA di Arcore, nato all’improvviso in una serata in cui un tappeto di stelle immenso sovrastava la Villa Borromeo d’Adda, oggi è una grande realtà.

Un’idea che si concretizza, prende vita e cresce, continua incessantemente a crescere.

L’edizione di quest’anno è davvero speciale, per i nomi che troviamo nel fitto calendario e per la presenza di un Comitato Scientifico assolutamente straordinario.

Tornerò a parlarne presto.

SITO UFFICIALE DEL FESTIVAL DELLA LETTERATURA DI ARCORE

Ecco tutti i documenti per chi vuol saperne di più:

COMUNICATO STAMPA

MANIFESTO GENERALE

FAI per CS 19 aprile

Programmazione Festival 2017 – DEFINITIVA

Comunicato stampa mostra Arturo Vermi

LIBRETTO del FESTIVAL

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“Without Borders” …. la magia di Gaetano Orazio in Campania …

 

Segnalo con vero piacere, onore ed emozione la nuova grande mostra di Gaetano Orazio.

Alberto Moioli

MaPiLS
Un nuovo spazio dedicato all’arte ideato e realizzato
da Maria Pia De Chiara in collaborazione con  Stella Orazio e Maria Laura Baldascini

Opening
Mercoledì 10 maggio alle 18.30 
con

“Without Borders” dell’artista Gaetano Orazio  che espone per la prima volta in Campania

 Mercoledì 10 maggio, alle 18.30, Napoli, città in fermento culturale costante e continuo, è pronta a dare il benvenuto a MaPiLS, associazione culturale che apre il suo spazio nello storico Palazzo Serra di Cassano, in via Monte di Dio,14.

L’opening è affidato all’artista Gaetano Orazio e alla sua exhibition “Without Borders”, in esposizione fino al 20 giugno.

“La mostra di chiama “Without Borders” perché l’arte di Gaetano Orazio è uno sconfinamento continuo – racconta Maria Pia De Chiara –. Lui attinge emozioni al mondo che lo circonda, le passa attraverso le sue energie e le mette su tela. Macchie, segni, sagome dai colori che appartengono molto a Madre Terra, ne sono una chiara espressione, senza cornice. La sua è una pittura espressionista. Gaetano ha accolto con entusiasmo l’idea di esporre a MaPiLS perché non è una galleria, ma un luogo aperto alla città. Chiunque può vedere e vivere l’arte, partecipando ai vernissage e agli eventi, o venendo a sfogliare i cataloghi nella libreria che sarà allestita nell’open space, appena si entra. Non esiste distanza. Mi piace molto l’idea che MaPiLS possa essere percepito e vissuto come un ambiente in cui davvero l’arte diventi una realtà senza confini, né barriere. “Without Borders” è proprio l’espressione di ciò che vorrei trasmettere come concept reale di questa associazione”.

Riservato, introspettivo e in costante contatto con la natura e i suoi doni, poeta e pittore con la sua raccolta “Briciole per il pettirosso”, Gaetano Orazio torna a Napoli dopo 30 anni di lontananza e mette in mostra le sue creazioni per la prima volta in Campania.


Orazio non trasporta semplicemente su tela quello che vede attorno a lui. Non è un paesaggista. Si lascia affascinare dal mondo che lo circonda e  intraprende un dialogo emozionale come quello che si può ammirare nella raccolta “Come il fiume”, in cui le immagini identificano i due luoghi dove l’artista vive: il suo atelier in Brianza e il torrente che scorre accanto all’Abbazia di San Pietro al Monte in Civate.
Inoltre  c’è “Passeggeri della terra” che diventa una mostra nel 2011 a Villa Campus, a Parma e un catalogo in cui si legge anche una preziosa riflessione di Philippe Daverio. “Studio il caso Orazio da alcuni anni, me lo ha fatto scoprire Jean Blanchaert nella cantina seicentesca della sua galleria . Corrisponde ad una delle più interessanti mutazioni del pittore alle quali abbia potuto assistere da quando guardo gli artisti al lavoro”.

Recente è il lavoro di Gaetano Orazio, “Soggiorni contemplativi” , “titolo che si può dare ad ogni cosa che faccio – racconta Orazio – Dal dormire al mangiare, respirare, relazionarmi, dipingere, guardare. Ho scoperto che mi è stato dato un mandato (ognuno di noi ne ha) che poi è il Daimon che ci accompagna per tutta la vita (questo nelle credenze degli antichi greci). Ecco, io ho ‘Un mandato di soggiorno contemplativo’ e cerco di svolgerlo al meglio, in compagnia di sorella Poesia”.

Il 12 maggio alle 20.30, Gaetano Orazio proporrà agli ospiti di MaPiLS, “Effetti postumi”, performance artistica istantanea con la partecipazione di Moreno Pirovano, In circolo le energie che passano attraverso le mani su una persona che, all’interno di una grande busta di celophane (2 metri di altezza x 1 metro di larghezza), sarà ricoperta da un colore creato al momento con polveri e acqua. L’artista diffonderà il colore dal basso, risalendo lungo il corpo, in un continuo fluire energetico. La densità del colore sarà tale da rimanere anche sulle pareti della busta su cui resterà impressa la sagoma della persona.   Continua a leggere ““Without Borders” …. la magia di Gaetano Orazio in Campania …”

“In cammino con Don Lisander” la mostra fotografica di Dario Airoldi

La mostra del fotografo Dario Airoldi, curata da Containerlab Luca Bonfanti,  si colloca nell’ambito della rassegna  “MAGGIO MANZIONIANO” organizzato dal Comune di Merate. 

La cornice che dal 7 Maggio ospiterà le fotografie di Dario Airoldi è VILLA CONFALONIERI, Viale Garibaldi, 17 Merate (Lc).

l’Inaugurazione è prevista per Domenica 7 maggio alle ore 17.30 alla presenza del Sindaco della Città di Merate, Andrea Massironi, l’artista Luca Bonfanti, la guida e mediatrice culturale Arianna Giardini e Alberto Moioli.

Apertura della mostra tutti i week end dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 15:30 alle 18:30

 

“Estratto dal catalogo della mostra”

Nel famoso Wilson’s Photographic Magazine del 1909 George Bernard Shaw (Dublino 1856 – Ayot St Lawrence 1950) scriveva della “terribile veridicità della fotografia”. Un magazine molto influente sul quale trovarono spazio anche le opere di Imogen Cunningham2, che insieme ad Ansel Adams fondarono il leggendario “Group f64”.

“La veridicità fotografica” citata da Show e il manifesto del Group f64 rappresentano un punto determinante dal quale possiamo iniziare nel presentare e analizzare l’opera fotografica di Dario Airoldi.

L’Artista meratese, si affida al mezzo fotografico per raccontare la sua verità che altro non è che la “sua realtà”, un punto di vista attento e raffinato che appartiene ad una sensibilità creativa particolarmente colta. Questo approccio alla fotografia lo coinvolge completamente coniugando passione e professione, anima e corpo sono un tutt’uno quando Airoldi si trova ad immergersi nella “caccia” ad un nuovo racconto.

 

Un pittore accademico qualsiasi si trova una modella carina, la ritrae come meglio riesce e la chiama Giulietta, sotto la tela mette una citazione di  Shakespeare e il quadro è accolto con ammirazione” racconta G. B. Shaw, come pensando allo stupendo bacio rubato da Romeo a Giulietta in una delle quattro copie dell’opera di Francesco Hayez[1] custodita proprio sul lago di Como, nella splendida cornice offerta da Villa Carlotta a Tremezzo. Per il fotografo la questione è assai differente perché sebbene “prende la stessa ragazza carina – prosegue Shaw – la fa mettere in costume, la fotografa e la chiama Giulietta, chissà perché non funziona: lei resterà sempre la signorina Wilkins, la modella. Troppo vera per essere Giulietta”.

 

Questo limite della fotografia costringe Dario Airoldi ad affrontare il capolavoro manzoniano attraverso la ricerca di nuovi codici del linguaggio espressivo e quello che emerge è uno stile che lo contraddistingue e gli consente di esprimere la sua sensibilità attraverso le emozioni dei luoghi.

I Promessi Sposi interpretati da Dario Airoldi sono protagonisti di scatti che presentano il panorama che ne fu cornice narrante del romanzo, luoghi colti attraverso la ricerca di un’atmosfera che è la stessa vissuta dallo scrittore, la medesima che senza alcun dubbio ispirò l’immortale opera manzoniana, paesaggi che sono entrati nell’anima del fotografo prima ancora d’essere stati immortalati e stampati.

La fotografia può, in questo contesto, essere il pretesto per stimolare un nuovo approccio nella lettura figurativa del celebre testo manzoniano attraverso la magia dei luoghi e suggerendo, si spera, all’attento osservatore, il desiderio di ricercare le atmosfere colte dallo scrittore e dal fotografo. Continua a leggere ““In cammino con Don Lisander” la mostra fotografica di Dario Airoldi”

Signore e Signori il nuovo FESTIVAL DELLA LETTERATURA di ARCORE

3° Edizione del FESTIVAL DELLA LETTERATURA DI VILLA BORROMEO D’ADDA DI

ARCORE

Intitolato a Roberto Sanesi

Dal 29 Aprile al 28 Maggio 2017

Assessorato alla Cultura della Città di Arcore – Paola Palma

#Respiriamocultura

download: Manifesto con programma completo del Festival della Letteratura 3°edizione

C_Stampa 3 Festival della Letteratura di Arcore 2017 14-

Programmazione Festival 2017

tutte le informazioni su www.festivaldellaletteratura.it

 

La 3° edizione del Festival della Letteratura di Villa Borromeo D’Adda si presenta ricca di grandi novità. Accanto all’Assessorato alla Cultura del Comune di Arcore per la prima volta è presente un prestigioso main sponsor, il Gruppo ACSM AGAM, una delle principali multiutility del Nord Italia. Un supporto che attesta ancora una volta il buon lavoro profuso nello sviluppo della manifestazione, in evidente costante crescita qualitativa. Il Gruppo ACSM AGAM porta nel Festival arcorese, nato nel 2015, una ventata di novità nel quadro dell’iniziativa #se6diquiallora e l’importante concorso letterario dedicato alle scuole, la cui premiazione è inserita nel programma (sabato 20 Maggio 2017).

Teatro principale della manifestazione sono, come da tradizione, le Scuderie di Villa Borromeo, oltre alla Sala Camino del Palazzo Comunale, il Teatro Nuovo, l’Auditorium Don Oldani, la Biblioteca Civica Nanni Valentini e la sempre affascinante Cappella Vela.

Accanto alle molte novità il Festival della Letteratura di Arcore ha voluto anche quest’anno mantenere una “linea” propositiva fondata sul coinvolgimento di più linguaggi espressivi, come l’arte della pittura, della scultura, del teatro e della musica, caratteristica che ha riscosso un ottimo riscontro nelle precedenti edizioni. Il 2017 segna l’anno di un importante passo in avanti con due grandi ritorni, sulla scia dell’apprezzamento già dimostrato dall’esigente pubblico del Festival.

Philippe Daverio tornerà a grande richiesta al Teatro Nuovo venerdì 12 Maggio per una grande serata dal titolo “L’energia per la vita quotidiana”, per lo straordinario appuntamento ad introdurre l’intervento del celebre professore sarà la musica del gruppo Spirabilia ed una speciale performance artistica della giovanissima Valeria Croce.

Il Teatro Nuovo tornerà poi protagonista il 22 Maggio per l’incontro con il grande Maestro del Cinema Italiano Pupi Avati che sarà accompagnato al pianoforte dal noto M° Stefano Salvatori.

Le grandi novità della nuova stagione però sono davvero numerose, a partire dalla formazione di uno speciale Comitato Scientifico che ha lavorato per molti mesi in stretta collaborazione con l’Assessore alla cultura Paola Palma, alla preparazione del progetto FESTIVAL con particolare attenzione e passione, guidati dal Direttore Alberto Moioli anche i giovanissimi Giacomo Contratto e Caterina Fedeli, con la collaborazione di Claudio Accardi, Paola Sala e gli aiuti preziosi di Sergio Brambilla, dell’Ufficio Cultura del Comune di Arcore con il Dirigente dei Servizi Culturali Giovanni Colombo e la giovane Paola Patrizia Riva.

Un altro grande ritorno particolarmente gradito al grande pubblico del territorio è Andrea Vitali che per la straordinaria occasione sarà moderato dal Sindaco della Città Rosalba Colombo, un abbinamento sicuramente da non lasciarsi scappare (9 maggio).

Anche la terza edizione rinnova la volontà di porre grande attenzione al mondo dei giovani, confermando la presenza dello YOUNG FESTIVAL inserito nella programmazione generale e contrassegnato da un logo ideato nel 2016 da Laura Felappi. In questa sezione spicca il nome della giovanissima Stella Caspani di soli 12 anni e molti laboratori e attività organizzate grazie alla collaborazione con Lo Sciame Giochi e l’Associazione Arkys.

Un’altra grande novità riguarda l’inserimento nel programma di un appuntamento fisso dedicato alla Filosofia, tutte le domeniche alle 18.00 il festival propone alle Scuderie FILOSOFEGGIANDO, un incontro di alto livello con Claudio Fontana (domeniche 7/14/21/28 Maggio).

L’arte ancora una volta è grande protagonista al Festival con l’intervento di Philippe Daverio ma anche con il rinnovato Parco delle Sculture che ripropone il Toro di Ambro che l’anno scorso ha riscosso molto successo, accanto alle nuovissime espressioni dei giovani Sonia Scaccabarozzi, Alessio Ceruti con Carlo Guzzi e Simona Ripamonti. Le due mostre di pittura particolarmente autorevoli saranno di Roberto Sanesi (dal 29 Aprile al 14 Maggio) curata da Marco Penati e (presentata con i critici Ottavio Rossani e Flaminio Gualdoni) e Arturo Vermi (dal 19 Maggio al 4 Giugno) curata da Simona Bartolena, autorevole critica d’arte responsabile del progetto “La bellezza resta” e Armando Fettolini.

Un’ulteriore importantissima novità riguarda il coinvolgimento dei commercianti che in modo ufficiale saranno accanto al Festival e coinvolti attraverso una serie di tessere che l’organizzazione distribuirà al pubblico, sulle quali saranno indicati gli esercizi commerciali “amici del Festival” e nei quali potranno trovare “un pezzo del Festival” in vetrina e usufruire di uno speciale sconto.

Quest’anno tra i loghi istituzionali quali Comune di Arcore, Provincia di Monza e Brianza, Regione Lombardia, Camera di Commercio Monza e Brianza e Unesco si aggiunge anche il FAI – Fondo Italiano per l’Ambiente con due iniziative che prevedono un’apertura speciale della Villa Borromeo D’Adda nei giorni del Festival (domenica 14 Maggio) e un appuntamento conoscitivo, nella stessa giornata, alle Scuderie. Il Festival della Letteratura ospita con vero onore anche questo importante appuntamento in difesa del nostro straordinario Patrimonio.

Vi aspettiamo dunque alla 3° Edizione del Festival della Letteratura di Arcore con i grandi appuntamenti con la letteratura e gli scrittori protagonisti come la straordinaria Laura Tangorra, l’energia positiva di Valentina Fenu, Claudia Molteni Ryan, Enrico Farinone, Franca Pizzini, Vittoria Sangiorgio, Igor Vazzaz, Daniele Giovagnoli, Marco Gui, Anna Rizzo Vermi, Alessandra Redaelli, Salvatore Donato Consonni, Arianna Pinton, Stella Caspani, Stefano Pardini, Raul Zecca Castel, Giovanni Ferrari, Clementina Coppini, il mondo della fotografia di Sara Munari e la poesia, sempre presente ad Arcore, di Adele Desideri, Donato Di Poce e Enrico Bergaglio.

La grande musica sarà presente con il concerto di Spirabilia Quintet (7 Maggio), lo spettacolo diretto da Cristina Dominguez “Tango. Maria de Buenos Aires de Astor Piazzolla” (26 Maggio), l’apertura serale in musica della mostra di Roberto Sanesi (29 Aprile), il complesso vocale Cohere (20 Maggio) e lo spettacolo musica e poesia armena di Ani Balian (14 Maggio).

L’inaugurazione ufficiale prevista simbolicamente per il 5 Maggio sera al Teatro Don Oldani avrà come protagonisti i giovani della NeverSeen Orchestra diretta dal M° Gianmaria Bellisario, l’artista Alessio Ceruti che come ha già dimostrato ad Arcore è portatore di grandi progetti artistici volti alla sensibilizzazione dei problemi ambientali globali, un’attenzione rivolta al territorio e al benessere del nostro futuro, argomento particolarmente affine alla filosofia del Gruppo ACSM AGAM. La serata sarà incorniciata dai ragazzi dell’ENAIP che sapranno stupire il pubblico con un buffet delle grandi occasioni.

Proprio i valori dell’energia pulita e dello sviluppo sostenibile sono al centro delle politiche del Gruppo ACSM AGAM che ha messo in campo una serie di iniziative sul territorio di Monza e Brianza all’insegna di alcune parole chiave, quali partecipazione, movimento e cultura.

Nei giorni scorsi è giunto a compimento il concorso rivolto alle scuole: i temi più belli scritti dai ragazzi, imperniati sulle buone pratiche di sostenibilità ambientale ed energetica, saranno premiati in un appuntamento dedicato nel corso del Festival.

La Compagnia teatrale del Quadrifoglio condurrà la serata inaugurale e chiuderà idealmente il festival sabato sera 27 Maggio con uno spettacolo “Renzo e Lucia. Se amore deve essere … amore sia”.

Vi aspettiamo al Festival della Letteratura di Arcore per “RESPIRARE INSIEME LA CULTURA”.

 Il Direttore

Alberto Moioli

 

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rassegna stampa:

Il Giornale di Vimercate 

MB NEWS

 

“Eccoci, anima e materia” – La grande mostra di Mirko Colombo e Claudio Elli

ECCOCI, ANIMA E MATERIA

mostra di fotografia e pittura di

ANDREA MIRKO COLOMBO E CLAUDIO ELLI

Villa Scaccabarozzi, Usmate Velate

Dal 6 al 21 Maggio 2017

Inaugurazione Sabato 6 Maggio ore 17.00

Presentazione a cura di Alberto Moioli

Apertura: Sabato e domenica dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.00

 

Si svolge nella storica Villa Scaccabarozzi di Usmate Velate la nuova mostra d’arte organizzata dal Gruppo Culturale GA99, con inaugurazione Sabato 6 Maggio alle 17.00, patrocinio del Comune di Usmate Velate.

L’evento propone una doppia mostra con due artisti legati tra loro da una grande amicizia, un particolare sottolineato anche dalla simbolica immagine del manifesto, scattata per la straordinaria occasione da Alberto Massaccesi.

Gli artisti sono Andrea Mirko Colombo e Claudio Elli, rispettivamente fotografo e pittore. Due poetiche differenti, due linguaggi creativi distanti tra loro, un’unica mostra allestita in modo sapiente e straordinariamente armonica. Una mostra da leggere tra le righe e da assaporare nei dettagli.

l’approfondimento di Alberto Moioli

Questa è una storia straordinaria.

Due artisti e due mostre realizzate attraverso visioni molto distanti tra loro, frutto di percorsi interiori e scelte espressive differenti, eppure insieme, fusi in un unico evento espositivo in nome di un grande valore, l’amicizia.

Andrea Mirko Colombo è un artista il cui mezzo fotografico altro non è che la stilografica con la quale scrivere sempre nuove storie. L’approccio al mondo del ritratto lo attrae particolarmente ed il lavoro che ha dedicato alla ripresa degli artisti lo dimostra, ogni scatto rappresenta un racconto che definirei “intimo” del soggetto. Il fotografo è riuscito, grazie ad una sensibilità molto profonda e a un adeguato modo di porsi, a stabilire, con ogni personaggio, un rapporto di sana complicità che è determinante per la buona riuscita di un ritratto. Andrea Mirko Colombo riesce così ad andare oltre quella maschera che spesso siamo costretti ad indossare per difenderci dalle storture della società e mostrare così soggetti che, osservandoli, riusciamo a sentirli vicini. Questo modo di operare è il frutto di una ricerca seria e costante nel tempo, il risultato di una dedizione alla visione fotografica completa e appassionata, l’artista attinge così alla propria anima nel preparare uno scatto, quasi come se l’opera finale si concretizzasse poi per magia. Le linee guida dei volti e dei corpi prendono forma armonica sulla carta fotografica finalizzando un gioco di complicità mai banale e sempre molto interessante. Parafrasando l’austriaco Arnulf Rainer potremmo dire che lo sguardo, il dinamismo corporeo, il gesto immortalato, sospeso nel tempo e la cinetica di un volto, nelle opere di Colombo, “non sono né un gioco, né un utensile teatrale, né tanto meno un rituale, bensì coscienza, la forma di comunicazione più naturale dell’uomo”.

L’anima alla quale faccio riferimento studiando l’opera di Andrea Mirko Colombo è la stessa anima dalla quale attinge Claudio Elli con il suo gesto creativo, quella personale tavolozza di colori ed espressioni che è dentro ognuno di noi.

La sua è una pittura che nasce dal cuore, una passione incontrollabile, travolgente e coinvolgente, i suoi famosi “Muri” appartengono ad uno stile consolidato nel tempo che certificano, attraverso un percorso creativo duraturo e di raffinata fattura, una splendida maturità artistica. Nelle opere di Claudio Elli è necessario lasciarsi trasportare dalle emozioni, lasciando che siano le increspature della vita ad accompagnarci attraverso esse, una vera e propria immersione nella poesia della materia che sulla tela del pittore prendono forma e armonia come per magia.

Dinamismo e tensione si alternano sulla tela donando un ritmo vitale che appartiene al mondo intimo di ognuno di noi, perché se è vero che ogni opera di Elli nasce dal suo intimo “sentire” è anche vero che una volta esposte al pubblico ne divengono patrimonio delle emozioni di chiunque abbia la sensibilità e l’attenzione necessaria per lasciarsi autenticamente coinvolgere dalle forme e dai colori dipinti.

L’artista ci offre così una storia particolarmente interessante, un percorso espressivo aniconico in cui l’energia interiore esplode in ogni opera, creando suggestioni materiche che appartengono senza alcun dubbio al mondo della poesia, accedendo però ad un nuovo alfabeto, un lessico espressivo pittorico del quale Claudio Elli ne è l’ideatore.

La forza entropica di Claudio Elli è un contrasto concettuale particolarmente interessante, l’artista riesce a ricreare ordine e benessere laddove originariamente potrebbe regnare la disarmonia, in questo modo l’espressione creativa dell’artista consente la nascita di opere all’interno delle quali si può “sentire” l’energia della vita grazie al pulsare del ritmo dei contrasti cromatici e concettuali. Continua a leggere ““Eccoci, anima e materia” – La grande mostra di Mirko Colombo e Claudio Elli”

METAMORPHOSE XII …… il nuovo “Capolavoro” di Vincenzo Zitello

“La meta e la morfosi e intorno l’abisso …” Vincenzo Zitello

METAMORPHOSE XII

è la nuova straordinaria opera musicale di Vincenzo Zitello:

“Un album nato per essere doppio. Racchiude l’essenza di dodici brani vestiti  con suoni e storie in mutamento, temi identici e composti in doppia versione: un cd per sola arpa e l’altro orchestrato con venti musicisti……”

 

Un’opera magistrale dove la musica deve essere ascoltata con gli occhi chiusi e tutto  il mondo chiuso fuori dalla porta di casa.  Vincenzo Zitello questa volta ha senza alcun dubbio superato se’ stesso mostrando un’ulteriore raffinata ricerca musicale, le cui corde sollecitate sono essenzialmente quelle delle emozioni di chi sa lasciarsi accompagnare dalle note di Metamorphose.

L’album consente di vivere in profondità la magia della musica, un’esperienza da vivere lasciando che siano le arpe di Vincenzo Zitello a guidare i nostri pensieri.

La possibilità di scegliere tra due versioni dello stesso brano musicale è un’ulteriore opportunità emozionale che il musicista ci offre, coinvolgendoci ancor più in un ascolto più consapevole e attento.

Nello stesso modo in cui mi pongo di fronte ad un capolavoro pittorico, l’opera musicale di Vincenzo Zitello, assume lo stesso spessore poetico attraverso un linguaggio espressivo, differente nella forma e nella fruizione, ma affine nella percezione emotiva la cui profondità appartiene solo a quella sensibilità che è propria di un vero grande maestro come VINCENZO ZITELLO.

Alberto Moioli

METAMORPHOSE XII

Invisible – Arianrhod – Rubeus – Ciprea – Lauda Mediterranea – Anima Animale – Dorice – Incanto – Anna Jig dell’orsa – Fiori blu – Falena – Siciliana

tutte le composizioni sono di Vincenzo Zitello

WEB SITE Vincenzo Zitello 

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Quando ringraziare è poco …

Sabato 25 Febbraio si è svolta al Museo d’Arte e Scienza di Milano la presentazione del 6° volume dell’Enciclopedia d’Arte Italiana con una straordinaria cornice di pubblico.

A  volte mi rendo conto che dir grazie è troppo poco.

Grazie a Giorgio Ramella sempre in prima fila, sempre attento ad ogni dettaglio, amico e collaboratore instancabile, passione e professione allo stato puro. Una di quelle persone che riescono a tirare fuori il meglio di me.

Enza De Paolis e Pamela Mineo che ancora  una volta hanno realizzato le fotografie e il video dell’evento consegnandolo alla storia dell’Enciclopedia d’Arte Italiana.

Grazie all’ospitalità del Direttore del Museo dott. Peter Matthaes con il relativo staff. Grazie agli artisti che sono arrivati da molto lontano, dalla Toscana fino alla Valsolda, grazie davvero  di cuore a tutti.

dsc_0065Grazie anche ai collaboratori dell’Enciclopedia, Graziano Ferrari, Presidente, alla grafica Giorgia della Pietà e al sig. Peruzzi, alla mia assistente Paola Sala Scotti, al prof. Giammarco Puntelli per la sua preziosa presenza, grazie a Angelo Mantovani per la professionalità e per aver presentato Yulia Berinskaya,  straordinaria violinista che ha confezionato l’evento con grande eleganza.

Grazie anche a Giuseppe MenozziGiò Marchesi, Alda Lusona, Manuela Andreoli, Mirna Bisulli, Gianfranco Bianchi, Enza De Paolis, Vittoria Arena, Paolo Amoretti, Ilaria Berenice, Bruno Cesca e ai moltissimi altri  presenti ai quali chiedo scusa per  non averli citati qui. 

Grazie anche agli amici chi mi hanno raggiunto al Museo d’Arte e Scienza come Roberta Bissoli scappata dalla sua mostra personale a Villa Ghirlanda di Cinisello Balsamo, all’artista Alessio Ceruti, il cantautore Corrado Coccia pur impegnato nella presentazione del suo nuovissimo CD.

L’evento ha sancito l’arrivo del nuovo volume 2017 dell’Enciclopedia d’Arte Italiana.

GRAZIE

Alberto Moioli

Le fotografie che seguono sono state realizzate da Pamela Mineo

Il video è invece opera di Enza De Paolis

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