“TAURUS” di Ambro

UN TORO DI 400 KG IN  REGIONE LOMBARDIA

Inaugurazione ore 11.00

Spazio Espositivo Palazzo Lombardia ingresso da Via Galvani 27

a cura di Alberto Moioli – organizzazione ArtAffinty

Nell’ambito del progetto “Feeding the future, now”, l’artista AMBRO posizionerà un TORO di 400kg nella scenografica Piazza Città di Lombardia all’ombra del Palazzo della Regione.

L’inaugurazione è prevista per Venerdì 13 Novembre alle ore 11.00 con la presenza dell’’artista Ambro, il curatore Alberto Moioli  e il presidente di ArtAffinity, Avv. Barbara Ferrari.

In questa occasione Taurus verrà svelato al grande pubblico lombardo; l’opera, realizzata in acciaio cromato a spessore e bronzato a fuoco, vuol essere sinonimo di innovazione e di tradizione.

La scultura rimarrĂ  esposta sino Continua a leggere “TAURUS in Regione Lombardia” →

Compie cinquant’anni il piĂą importante appuntamento con la fotografia naturalistica del mondo indetto dal NATURAL HISTORY MUSEUM di Londra con il Bbc Wildlife Magazine.

Grazie all’associazione culturale Radicediunopercento presieduta da Roberto Di Leo, giunge per  la quarta volta a Milano nella splendida cornice espositiva offerta dalla Fondazione Museo Luciana Matalon sita nel cuore della cittĂ  in Foro Bonaparte 67.

Si consideri la dimensione dell’evento che si avvale di una partecipazione al concorso di ben 42.000 fotografie che quest’anno sono arrivate da 96 paesi.  Al di lĂ  delle regole del concorso, articolato su diverse sezioni tematiche, è interessante osservare come questa straordinaria esposizione possa contenere svariati spunti di riflessione e analisi. Continua a leggere “Wildlife Photographer of the Year a Milano” →

UNA NUOVA STORIA di Catia Monacelli

E’ con vero piacere che in forma eccezionale  ospito  in questo spazio un autorevole  contributo esterno offerto da Catia Monacelli.

MATTEO DA GUALDO E LA MANIFATTURA RUBBOLI: UNA NUOVA STORIA
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di Catia Monacelli

Chi l’avrebbe mai detto che opere giĂ  così importanti per l’Umbria ed ovviamente per la cittĂ  di Gualdo Tadino, avrebbero avuto un nuovo racconto? Se per caso si capitasse alla mostra IL TESORO D’ITALIA, senza sapere nulla di tutte le fasi di questa grande operazione, rimanere increduli e sbigottiti sarebbe il minimo! Può convivere in uno spazio così compresso tanta storia e tanta bellezza? Sembra proprio di si se a cucire insieme le cose, come in un patchwork, non privo di fantasia e voli pindarici, è Vittorio Sgarbi! E allora attraverso un corridoio non troppo ampio, ma ben curato, ricco di atmosfera e di luce, arriviamo alla sezione dedicata all’Umbria e alle Marche: che spettacolo! Una straordinaria scultura di Pericle Fazzini, sembra indicare il quadro di Scipione, Gino Bonichi, “Il Profeta in vista di Gerusalemme”, al centro i due magnifici vasi a lustro della manifattura Rubboli, provenienti dal Museo Opificio Rubboli, con il loro riverbero denso di riflessi d’oro, di rosso rubino e di verde cangiante. Ai lati dei vasi, a corallorio di tanta bellezza, altredue opere di capitale importanza,a sinistra una ceramica di Leonicillo Leonardi, “Elsa De Giorgi”, proveniente da Palazzo Calicola di Spoleto e a destra il “Ritratto di Francesco dalle opere” del Perugino, arrivato direttamente dalla Galleria degli Uffizzi.E poi finalmente lo scorgiamo, ben posizionato ad angolo, con una luce radente che illumana la tavola dorata, è l’Albero Genealogico della stirpe di David di Matteo da Gualdo, proveniente dalla Pinacoteca del Museo Civico Rocca Flea. Vittorio Sgarbi in merito a quest’ultima opera ha dichiarto: “ricco di incredibili particolari, poche opere come questa mi commuovono così profondamente”.

Informazioni e curiositĂ 

la  mostra è  a ingresso libero, ed è  stato ricavato un apposito spazio espositivo all’interno di Eataly. Il Progetto che vede il sostegno diretto dell’imprenditore Oscar Farinetti, sarĂ  a breve accompagnato dall’uscita del catalogo della mostra, migliaia di visitatori tutti i giorni entrano in questo spazio, monumento celebrativo dell’identitĂ  artistica italiana,c he si apre, direttamente nella sala ristorante con i capolavori dell’arte contemporanea  da Burry a Schifano per passare ai maestri storicizzati. Le fotografie di questo servizio sono di Lorenzo Milani al quale va il mio personale ringraziamento.

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