Grandi emozioni al Museo d’Arte e Scienza di Milano

POESIA E METAMORFOSI DELLA LUCE mostra fotografica di Enza De Paolis, a cura di Alberto Moioli.

Si è svolta in una cornice  d’eccezione la mostra della fotografa De Paolis, il Museo d’Arte e Scienza di Milano, all’interno del quale sono state esposte quasi trenta opere nelle sale dedicate alle mostre temporanee.

Il pubblico intervenuto è stato accolto nell’affascinante Sala degli Arazzi dove si è svolta l’inaugurazione con gli interventi dell’artista e del Presidente dell’Enciclopedia d’Arte Italiana Graziano Ferrari.

Io ho avuto il piacere di raccontare l’esegesi della mostra ed il percorso creativo ed espressivo dell’artista offrendo una chiave di lettura personale dell’esposizione spaziando dalla fotografia alla pittura fino a soffermarmi piacevolmente sull’opera dedicata a Ophelia per la quale ho scelto di leggere, non recitare, un celebre  passaggio del capolavoro shakespeariano. E’ Gertrude che comunica a Laerte la morte di Ophelia.

 

“C’è un salice che cresce di traverso a un ruscello e specchia le sue foglie nella vitrea corrente; qui ella venne, il capo adorno di strane ghirlande di ranuncoli, ortiche, margherite e di quei lunghi fiori color porpora che i licenziosi poeti bucolici designano con più corrivo nome ma che le nostre ritrose fanciulle chiaman “dita di morto”; ella lassù, mentre si arrampicava per appendere l’erboree sue ghirlande ai rami penduli, un ramo, invidioso, s’è spezzato e gli erbosi trofei ed ella stessa sono caduti nel piangente fiume.

John Everett Millais, Ophelia – 1851  – Tate Britain Museum – (Preraffaelliti) 

Le sue vesti, gonfiandosi sull’acqua, l’han sostenuta per un poco a galla, nel mentre ch’ella, come una sirena,
cantava spunti d’antiche canzoni, come incosciente della sua sciagura o come una creatura d’altro regno e familiare con quell’elemento.

Ma non per molto, perché le sue vesti appesantite dall’acqua assorbita, trascinaron la misera dal letto del suo canto a una fangosa morte. »

 

 

 

Ed è qui che mi piace pensare che Enza De Paolis abbia scattato una delle fotografie più delicate, l’attimo in cui il corpo affonda lasciando a pelo d’acqua l’anima innamorata di Ophelia assorbita dalla natura e dalla poesia di
un luogo incantato dove il tempo si ferma per davvero e per sempre, come per la vita e come nell’atto fotografico.

Alberto Moioli

 

” Ophelia” , omaggio a Odilon Redon -2015 – opera fotografica Fine Art su carta cm. 120 x 80 – Enza De Paolis

Questo slideshow richiede JavaScript.

6° Edizione dell’Enciclopedia d’Arte Italiana

Si svolgerà nella prestigiosa cornice offerta dal Museo d’Arte e Scienza di Milano la presentazione ufficiale della 6°edizione dell’Enciclopedia d’Arte Italiana.
All’inaugurazione prenderanno parte artisti, critici, rappresentanti delle Istituzioni ed esponenti del mondo dell’arte tra cui Alberto Moioli, Dir. Ed. Enciclopedia d’Arte Italiana e lo storico dell’arte Giammarco Puntelli che presenterà il M° Giuseppe Menozzi, selezionato dal Comitato Scientifico dell’Enciclopedia come artista dell’anno 2016.

La celebre violinista russa, di fama internazionale Yulia Berinskaya, direttrice artistica dell’Academy “Milano Music Masterschool”, introdurrà e concluderà la presentazione con due brani tratti dal suo ultimo lavoro discografico “Violin in Bach”.

La copertina del 6° Volume è rappresentata da uno dei più autorevoli Maestri del ‘900, Umberto Boccioni con l’opera “Elasticità”.

L’Enciclopedia d’Arte Italiana è presente nelle più autorevoli Biblioteche e Istituzioni Museali italiane, alla Kunsthaus Museum Bibliothek di Zurigo e la Zentralinstituts für Kunstgeschichte Bibliothek di Monaco.

Continua a leggere “6° Edizione dell’Enciclopedia d’Arte Italiana”

“SEN SHOMBIT A MILANO”

 un dialogo con Leonardo Da Vinci

È arrivato a Milano SEN SHOMBIT SENGUPTA con un’opera inedita di grandi dimensioni inserita nella mostra “Otto sguardi d’Autore” organizzata dall’Enciclopedia d’Arte Italiana, allestita presso il Museo d’Arte e Scienza, a due passi dal Castello Sforzesco.

The Leonardo Labyrint” è un’opera di 4,00 x 1,50 m composta da 24 tele della misura di 50×50 cm, supportata da una struttura che consente al visitatore di reinterpretare a proprio piacimento l’opera mettendo in azione il senso tattile con la propria fantasia e sensibilità. E’ interessante osservare come l’opera di SEN attragga l’attenzione e stimoli tutti i sensi dell’osservatore coinvolgendolo in un gioco intellettuale e spirituale. L’artista ha così Continua a leggere “SEN SHOMBIT un dialogo con Leonardo Da Vinci a Milano”

Crea un sito web o un blog su WordPress.com

Su ↑

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: