Ă impossibile restare indifferenti alle opere scultoree di DaphnĂ© Du Barry. Mi sono imbattuto nella sua Hildegarde de Bingen, opera che mi ha aperto la strada verso visioni dâarte dal sempre affascinante gusto classico. Raffinate ed eleganti le opere dellâartista si impongono nel mondo dellâarte grazie ad una straordinaria capacitĂ di interpretare volti, corpi e personaggi attraverso lâuso sapiente della manipolazione della materia e della distribuzione di volumi e spazi. Il dialogo tra le mani dellâartista e il bronzo Ăš strettamente connesso con il ritmo del cuore, attraverso il quale nascono opere come quella dedicata al Principe Ranieri di Monaco. Scultura che sembra un ritratto reale dellâanima, un modo per âandare oltreâ lâapparenza, oltre la superficie e la superficialitĂ , un modo per toccare le corde dellâintimo sentire.
Nellâelegante libro âIl bronzo e la bellezzaâ (ed. Giorgio Mondadori), il testo dello scrittore Francesco Colafemmina fa correttamente riferimento al classicismo di Johann Winckelmann richiamandone i principi base e gli straordinari insegnamenti. Dallâenergia e la forza che emergono nei ritratti di âDâArtagnan equestreâ esposto simbolicamente nella piazza di Lupiac (Guascony) â villaggio natale del celebre moschettiere descritto da Dumas â allâeleganza del richiamo greco dellâAngelo della Concordia, con un filo conduttore solido e riconoscibile attraverso uno stile, quello di Du Barry, che si identifica nella sua raffinata maturazione artistica.
Ogni opera contiene elementi distintivi che spesso sconfinano piacevolmente nel simbolismo come in âFortuneâ e nel caso della magnifica interpretazione del Battesimo di Clovodeo. Fatto che avvenne per opera di San Remigio il 24 dicembre del 496 a Remis (insieme alla sorelle landechielde e Albofelde). Lui, Re dei Franchi permise a questo popolo germanico di essere lâunico a convertirsi dal paganesimo al cristianesimo cattolico, e sicuramente, anche forte di questo significativo atto, lâopera fu ben voluta anche da Papa Giovanni Paolo II, ritratto in un celebre scatto fotografico con lâartista, DaphnĂ© Du Barry.
Eâ impossibile resistere alle emozioni che sgorgano spontanee davanti ad opere come la Madonna del Pollino, la Madonna degli innocenti, la stupenda âFlaneuseâ, lâeleganza del portamento del âcavallo Lipizzanoâ, del âtoro camargheseâ e la raffinatezza del âcane feritoâ.
La Nereide, la trapezista, il tocco, lâaltalena, la lavandaia sono esempi estremi non solo di perfezione del corpo femminile ma sono espressione di armonia e âquieta bellezzaâ che elevano le opere stesse tra le piĂč interessanti del panorama europeo. Tensioni espressive che esplodono con lâopera Maria Callas in Norma e si placano dolcemente con gli straordinari âamantiâ dai quali emerge lâamore in tutta la sua completezza. Opere che offrono suggerimenti e spunti di riflessione particolarmente profondi, in virtĂč di unâespressivitĂ ed un linguaggio creativo declinato da unâartista straordinariamente sensibile.
Il concetto di unione che riporta alla memoria lâamore che unisce lâuomo con madre natura, come nella maternitĂ e nella pietĂ in cui i due corpi son tanto vicini quasi da fondersi lâuno nellâaltro. Se dovesse venir da chiedersi su cosa poggia questâelegante capacitĂ espressiva, Ăš una piacevole sorpresa e conferma ritrovare nei suoi disegni la stessa ricerca di volume e raffinatezza creativa.
In attesa di una doverosa e auspicabile grande mostra antologica di DaphnĂ© Du Barry, non ci resta che seguire con sincera ammirazione il percorso espressivo dellâartista.
A cura di Alberto Moioli
âDAPHNE DU BARRY”
âIl bronzo e la Bellezzaâ  – Editoriale Giorgio Mondadori Continua a leggere “Il Bronzo e la Bellezza di DaphnĂ© Du Barry”