RAMI ALHAJALI

“This fight is what I call eternity, and this is the main purpose of my work.”

Vi presento con vero piacere Rami Alhajali, ottimo artista dalla storia molto interessante. Qui inizia una nuova storia, “senza titoli”, opere che appartengono ad una nuova pagina professionale del pittore di origini Siriane.

Di Rami Alhajali torneremo presto a parlarne.

Alberto Moioli

 


“Recentemente, ho realizzato sei dipinti con colori ad olio su tela, per me è una nuova partenza, un inizio libero senza titoli. Giorno dopo giorno, passando ambienti diversi, e avendo nuove esperienze, sto raggiungendo i miei obiettivi realizzando il mio sogno, la grande arte, un mondo in cui sto urlando esprimendo il presente per proteggere e mantenere ciò che amo di più.

Questa lotta è ciò che io chiamo eternità, e questo è lo scopo principale del mio lavoro. Al momento sto usando i colori ad olio su tela ma non è detto che in seguito potrei usare altri pigmenti e materiali vari da tecniche miste.

Dipingere è un dono visivo della memoria. Solo un artista ha gli strumenti per comprendere il senso del futuro in esso. Creando l’arte, completa gli elementi dell’eternità.

L’essenza della vita non è trasmessa mettendo in discussione la nostra esistenza. È trasmessa dai sentimenti verso la vita e dal modo in cui si traducono in dialoghi tra esseri umani compreso me stesso.

Nella mia arte, prendo in prestito questi dialoghi per presentarmi e comunicare con loro. 
Dagli eventi, prendo in prestito i desideri e l’ambizione.
Dalle sue sfumature, prendo in prestito sussurri.
Dai ricordi, prendo in prestito la speranza e ogni ispirazione, ho bisogno di creare la mia pittura. “

text by RAMI ALHAJALI

https://www.facebook.com/RamiAlhajaliArtist/

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Biografia 

Sono nato in Kuwait il 1 ° ottobre 1985. Sono un artista siriano. Sono entrato a far parte della facoltà di belle arti dell’Università di Damasco nel 2005 e si è laureato nel 2009. Mi sono specializzato in incisione e Art Book Design.
Essere esposti a una grande varietà di tecniche mi ha aiutato a scoprire la bellezza dell’arte e mi ha spinto a eccellere in molti di loro.
Nel mio progetto di laurea (murale) 2009, sono stato ispirato da Mahmoud Darwish’s Mural, che era un grande poeta e ha ancora una grande influenza su molti artisti. Ho lanciato un nuovo progetto d’arte nel 2012 e un altro nel 2014, e continuò a lavorare su entrambi fino a 2017. Nel frattempo dovevo trasferirmi in Libano nel 2013. A Beirut, ho trascorso due anni difficili e, infine, mi sono trasferto in Turchia nel 2015 in cui vivo ancora. Quest’anno sarà un nuovo inizio contare su un compendio della mia opera d’arte, un inizio libero senza titoli.

Graziano Ferrari espone al Victory 54 di Monza

Nel panorama dei luoghi espositivi non istituzionali, segnalo la mostra di Graziano Ferrari ospitata dal ristorante pizzeria Victory 54 di Monza.

Nel cuore della città della Regina Teodolinda, la lungimiranza dei gestori del locale unita alla sensibilità dell’artista Silvia Brambilla che con loro collabora da tempo, ha preso vita un progetto culturale/artistico di tutto rispetto. http://www.victory54.it/

Graziano Ferrari nel corso di un’annata decisamente positiva grazie alle mostre esposte a Palazzo Visconti di Brignano Gera d’Adda, alla Galleria degli Artisti e alla “Portineria14” a Milano chiude idealmente il 2017 con questa nuova esposizione in cui riesce, abilmente, a sottolineare il suo percorso espressivo dall’informale al divisionismo contemporaneo, altrimenti chiamato “non proiettivo“.

Un  percorso creativo che ora, fino a fine anno, sarà protagonista al celebre VICTORY54 di via Aliprandi Pinalla in Centro Monza. 

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Quaranta opere inedite dipinte su legno, dell’artista Jacopo Ghislanzoni, saranno esposte alla Galleria Civica Fatebenefratelli di Valmadrera (LC). Si tratta degli ultimi lavori realizzati tra negli ultimi tre anni di attività in cui lo stile molto particolare e la tecnica creativa si è ulteriormente sviluppata facendo emergere una carattere espressivo ben definito. Per l’evento espositivo, che si apre ufficialmente con l’inaugurazione dell’11 novembre, è prevista anche un’interessante live performance dedicata alla mostra e a tutto il pubblico che interverrà
Jacopo Ghislanzoni è un giovane artista la cui espressione pittorica ha attirato la mia attenzione in virtù di una spiccata sensibilità creativa e di un’energia pura, sprigionata da un percorso improntato sulla sua costante ricerca e sperimentazione.
L’ambito nel quale Jacopo si esprime è quello della pop art, interpretata attraverso uno stile molto particolare la cui unicità risiede nella capacità di indagine molto profonda, dalla quale emergono espressioni oniriche e surrealiste. Così come accadde negli anni ’50 con le “Little Statues of Precarious Life” del celebre Jean Dubuffet , anche nello studio delle opere di Jacopo, siamo di fronte a domande che interrogano il nostro senso di percezione emotiva.

E’ così che l’osservazione attenta di tali dipinti risulta essere un’esperienza sensoriale che ci riporta nel mondo dei sogni e delle immagini che nascono spontaneamente nell’intimo subconscio. L’onda lunga della pop art nella storia dell’arte, a partire dalle impronte lasciate dai cinque mostri sacri di NewYork; Andy Wahrol , Roy Lichtenstein , Tom Wesselman , James Rosenquist e Cleas Oldenburg , è stata talmente dirompente da essere tutt’ora presente e viva nell’esperienza creativa di molti nuovi interpreti contemporanei. Jacopo Ghislanzoni in questo contesto riesce però a distinguersi offrendo al pubblico più attento le sue nuove visioni, come sogni improvvisi, azioni non controllabili che appaiono dal subconscio, frutto di esperienze personali vissute e rimescolate con la realtà.

La forza espressiva dell’artista consiste nella capacità di estrarre dal profondo della sua anima un’emozione, cogliendo l’attimo in cui l’immagine si forma dentro di sé e trasferirla sulla tela, riportando la magia del momento, la poesia di un attimo, a volte di enigmatica interpretazione e altre arricchite di evidenti richiami ad elementi reali e concreti. Non è un caso se ho parlato di “estrazione”. “… nel sogno le difese coscienti si abbassano e questo rende i pensieri vulnerabili al furto; si chiama estrazione.” Recitava nel 2010 Leonardo di Caprio nel celebre film Inception interpretando il ruolo di Dominic “Dom” Cobb , una storia molto interessante scritta da Christopher Nolan, in cui tra i protagonisti figura il “totem”, una piccola “trottola” di legno che nel mondo dei sogni gira all’infinito infrangendo ogni legge della fisica, così mi piace pensare all’oggetto in movimento mentre si entra mentalmente in sintonia con le opere di Jacopo Ghislanzoni.

Le opere dunque sono interessanti perché riescono a ritagliarsi uno spazio autoctono e autorevole, oscillando sapientemente tra un’espressione pop ad un’interpretazione surreale del mondo dei sogni e dei cartoon. I forti contrasti che appaiono in tutte le opere di Jacopo appartengono alla forte personalità espressiva dell’artista. Le decise tonalità cromatiche, che in certi casi ricordano le esperienze dell’espressionismo kirchneriano , appartengono ad uno stile che sempre più identifica il gesto creativo di Jacopo. La ricerca e la sperimentazione che coinvolgono da sempre il percorso espressivo dell’artista fanno parte anche al mondo dei materiali dai quali spicca l’utilizzo del legno.

Le opere esposte sono realizzate con colori acrilici sulla superficie di legno, la cui filosofia d’utilizzo consente un’ulteriore riflessione rivolta alla parte più “viva” dell’opera. Il dipinto vive grazie ad un senso del ritmo che l’artista riesce a donare all’opera sia grazie alla composizione cromatica e strutturale sia per l’impiego di un materiale come il legno, particolarmente vivo e presente con il suo spirito primordiale.

 …. Dobbiamo vivere di nuovo con il legno, riscoprirlo, rispettarlo, a partire dal suo spirito, senza imitare vecchie forme, che non ci esprimono più” affermava il fondatore della Bauhaus , Walter Gropius. Jacopo Ghislanzoni riesce dunque ad esprimere la propria forza creativa attraverso un linguaggio nuovo e ricercato all’interno di sé stesso, unendo le esperienze espressive che emergono dalle più belle pagine della storia dell’arte, fino ad esprimere un personale gesto artistico che si caratterizza anche nell’uso della tecnica dripping attraverso la quale finalizza le opere unendole tra loro in un azione che è molto più che un semplice fil rouge.

Jacopo, dipinge, ricerca, studia e sperimenta ma soprattutto lascia fluire un’energia che in alcuni casi la si può definire “esplosiva”, un autentico vulcano di creatività e idee che nascono e si concretizzano spesso anche al di fuori delle cornici dei suoi quadri, ma questa è una storia ancora tutta da raccontare e scoprire. Continuiamo dunque ad osservare con attenzione le opere di Jacopo, lasciandoci coinvolgere e travolgere dai colori e dalla storie in esse contenute, ma sempre con particolare attenzione sulla “trottola”, perché quando smetterà di ruotare, torneremo alla realtà e i quadri di Jacopo resteranno li ad aspettarci per un’altra avventura entusiasmante.

Alberto Moioli

La mostra: 
LOTTO1 – PROLOGO
“Quaranta opere inedite, su legno”
dall’11 al 20 Novembre 2017
Sala Espositiva Fatebenefratelli
Via roma 31, Valmadrera (LC)
Inaugurazione Sabato 11 Novembre allre ore 18.00
Orari:
Domenica  12 Novembre dalle 17.30 alle 21.00
Lun /ven. dalle  18.30 alle 21.00
Sabato 18 e domenica 19  dalle 17.30 alle 21.00
Lun 20 dalle 18.30 alle 21.00

Ingresso Libero

Maurizio Brambilla allo SPAZIO DEDICATO di AGRATE

SOGNO DI UNA NOTTE DI FINE ESTATE
Personale di MAURIZIO BRAMBILLA
Giovedi, 21 Settembre ore 18,30
Intervento critico a cura di Alberto Moioli

Articolo d’approfondimento su CorriereQuotidiano (Link)

Mondi paralleli, 2017, Acrilico su tela, cm 50×70

“Il meraviglioso è sempre bello, qualsiasi meraviglioso è bello, e soltanto il meraviglioso può essere bello” da Il “manifesto del Surrealismo” di Andrè Breton

dal 22 al 30 Settembre 2017

orari d’apertura: marr-sab 9.30/12.30 – 15.00/19.00

in collaborazione con

 

@SPAZIODEDICATO
Agrate via IV Novembre, 30 // INFO paola@spaziodedicato.com T: 039 6056201

ARTISTI A PALAZZO VISCONTI … la nuova mostra dell’Enciclopedia d’Arte Italiana

“Mostra collettiva d’Arte Contemporanea” – Selezione Artisti dell’Enciclopedia d’Arte Italiana

A cura di Alberto Moioli

Inaugurazione Domenica 18 Giugno 2017 ore 17.00

 

 

Ancora una volta è una cornice espositiva d’eccezione ad ospitare la mostra collettiva degli artisti inseriti nel prossimo Volume dell’Enciclopedia d’Arte Italiana.

La manifestazione che si aprirà con l’inaugurazione del 18 Giugno alle 17.00 nella straordinaria “Sala del Trono” (1675) al piano nobile del Palazzo di Brignano Gera d’Adda, è il risultato della collaborazione concreta e propositiva con la visione lungimirante del Sindaco Beatrice Bolandrini.

La mostra di carattere museale, “Artisti a Palazzo Visconti” offre l’opportunità di incontrare i protagonisti della prossima stagione creativa italiana, selezionati dal Comitato Scientifico del prestigioso volume.

La selezione ha così premiato gli artisti:  Andreoli Manuela, Angelini Annamaria, Arena Vittoria, Barindelli Fiorenzo, Bianchi Gianfranco, Biase Daniela,  Bisulli Mirna, Caravella Annamaria, Carluccio Giorgio, Cataldo Domenica, Cefis Marco, Chillemi Venere, Corsanini Gino, Costetti Bonfiglio, Curioni Lorenzo, De Paolis Enza, D’Ippolito Maurizia, Duranti Italo, Ferrari Graziano, Filippi Paolo, Frascaroli Giuseppe, Marchesi Giò, Marziale Gina, Marziari Vittoria, Nicolò Enrico, Oggioni Guido, Paolo Domenico, Paparà Mariana, Perez Diana, Persia Giuseppe, Renoldi Massimo, Rosso, Sarvese Giancarlo, Sorrentino Ada, Spada Gemma, Stefanelli Paolo, Turrini Odo Camillo, Valensin Luciano, Vecchi Vittorio e Visentini Bernarda.

 

Testo C_Stampa

Dipinti, sculture e fotografie si incontrano in un luogo altamente simbolico: PALAZZO VISCONTI.

Si parla abitualmente della necessità di tutela e valorizzazione del patrimonio artistico italiano, elemento questo centrale nell’iniziativa ideata e promossa dall’Enciclopedia d’Arte Italiana, in cui è evidente la dualità dell’argomento relativo alla ricchezza storica, architettonica, artistica e l’eccellenza rappresentata dagli stessi pittori, scultori e fotografi contemporanei.

Palazzo Visconti, rappresenta l’emozione e la bellezza dell’arte nella storia, quella che ci ha portato al centro del mondo per secoli ed ancora oggi dovrebbe essere quel gradino in più che può far tornare il nostro Paese protagonista di una nuova rinascita culturale fondata sull’arte.

La mostra si apre in uno dei luoghi più autorevoli e significativi del Palazzo, la Sala del Trono, anticipata da uno scalone che lascia senza fiato chiunque lo percorra per la prima volta. Gli affreschi rococò, che risalgono ai primi decenni del settecento, accolgono i visitatori coinvolgendoli nelle atmosfere che furono tipiche dell’epoca.

Nella Sala del Trono si svolgerà l’inaugurazione della mostra mentre alle pareti gli affreschi delle Virtù come “la speranza”, “la fedeltà”, “la giustizia” e “la temperanza” saranno testimoni storici e silenziosi dell’autorevole evento espositivo.

Sempre nella Sala del Trono capeggia Annibale Visconti, colui al quale è attribuita la volontà di affrescare il sontuoso apparato decorativo delle sale del Piano Nobile, comprendenti anche la “Sala dell’Innominato” di manzoniana memoria.

Nel percorso espositivo si alternano espressioni artistiche frutto di riflessioni personali molto profonde, che hanno la capacità di raccontare storie e pensieri attraverso i variegati codici del linguaggio artistico, passando dalla fotografia alla pittura fino alla scultura cercando di trasmettere un’idea o un’emozione grazie alla particolare sensibilità che è propria dell’artista.

Le poetiche creative contemporanee che s’incontrano in un luogo colmo di storia e simboli, hanno in sé una doppia valenza, quella di storicizzare artisti già internazionalmente riconosciuti, in virtù di una indubbia maturità artistica e quella di presentare al pubblico le novità espressive di artisti da poco accolti dalla selezione dell’Enciclopedia d’Arte Italiana.

La mostra collettiva in oggetto segue in ordine quelle organizzate Museo d’Arte e Scienza di Milano (“Otto sguardi d’Autore” 2014 e 2015) e al Museo di Villa Clerici di Milano (2016).

A cura di Alberto Moioli

moiolipress@gmail.com

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Perugia, Rocca Paolina…….

… e a Luglio si replica….

Continua a leggere “Perugia, Rocca Paolina…….”

 

Con vero piacere e onore vi presento LUISA ANGELUCCI.

Luisa Angelucci - 2016 - 120x120x0.4 cm ~ Painting, Acrylic ~ Canvas
Luisa Angelucci – 2016 – 120x120x0.4 cm ~ Painting, Acrylic ~ Canvas

 “Sono nata nel 1981 , ad Ascoli Piceno . Fino all’adolescenza ho vissuto a Trisungo , piccola frazione del comune di Arquata del Tronto . Già dall’infanzia, avevo spiccate doti artistiche, che si espandevano dal disegno, alla scrittura, e anche al canto. Fu anche questo, un motivo per cui scelsi di frequentare la scuola di stilista di moda , credendo che  fosse una via per la mia creatività, ma non proseguii, per mancanza di interesse verso il mondo dello stilismo. Ero una persona riservata, ed i preconcetti sociali che si avevano ed hanno verso la figura dell’artista come scelta di vita , non facilitarono la mia strada, anzi, spesso ero richiamata all’obbligo del guadagno ,alla ricerca del posto fisso  e dello stipendio mensile .

La mia famiglia ha origini modeste, il suo piu’ grande aiuto e’ stato quello di lasciarmi libera di scegliere, anche se ho sbagliato tante volte , perche’ quella libertà era difficile da gestire . Continua a leggere “Luisa Angelucci, un Diamante italiano a Berlino”

Fango, Rovi, Nuvole e….. emozioni a Merate con Gaetano Orazio

Ci sono mostre che sono speciali dalla nascita, ci sono eventi che nascono e prendono forma nel  nome della poesia, dell’armonia e dell’amicizia con risultati inspiegabili, un alchimia unica che sembra magia.

Un’atmosfera particolarmente emozionante IMG_1249quella che si crea attorno a tutte le mostre di Gaetano Orazio, così sabato 6 febbraio la magia si è ripetuta Continua a leggere “Fango, Rovi, Nuvole e….. emozioni a Merate con Gaetano Orazio”

a cura di Alberto Moioli

Galleria Mobilitaly | Le cucine di Villa Reale | Reggia di Monza

inaugurazione  20 ottobre ore 18,30

I “viaggiatori” di Enrica Passoni sono presone vere, divenute presenze-assenze attraverso un gioco, serissimo, quasi drammatico, intimamente presente nell’anima dell’artista. Le opere riprendono forme e movenze di figure umane sintetizzate da una riga continua che segue i profili di personaggi non riconoscibili, senza volto, senza caratteri, come ombre vuote, come anime di passaggio.

Siamo così circondati nella realtà, e in questa mostra, da viaggiatori che attraversano la nostra vita quotidianamente, personaggi sfuggevoli che appaiono e scompaiono velocemente e inesorabilmente lasciano una scia, un’impronta nei cuori più sinceri e sensibili.

Enrica ha la straordinaria capacità di rievocare questi passaggi attraverso il senso dell’ascolto, l’artista “sente” questi viaggiatori e li fa’ suoi nelle opere esposte, raccogliendoli attorno a noi nel silenzio della rappresentazione plastica.

L’alternanza tra una presenza e un’assenza, Continua a leggere “VIAGGIATORI di Enrica Passoni in Villa Reale”

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