HOKUSAI, la mostra di Arcore dal 7 Ottobre 2017

“Cento modi di parlare di Dio senza mai nominarlo” è la mostra dedicata al Maestro Hokusai in programma nelle splendide Scuderie di Villa Borromeo d’Adda di Arcore nel mese di Ottobre. L’inaugurazione prevista per Sabato 7 Ottobre 2017 alle ore 17.00. L’evento organizzato dal Comune di Arcore si avvale del patrocinio del MiBact, Consolato del Giappone, Regione Lombardia e Provincia di Monza e Brianza. A cura di Bruno Gallotta e Alberto Moioli. Arcore è sempre piĂą una capitale della Cultura.
Arcore, sempre piĂą Capitale della Cultura nella verde Brianza in Lombardia si prepara ad un grande evento artistico e culturale, è infatti in arrivo la mostra dedicata al Maestro Hokusai che si inserisce tra le mostre giĂ  organizzate a Londra e Milano e quella imminente di Roma. La sensibilitĂ  culturale dell’amministrazione comunale della CittĂ  a partire dal Primo cittadino Rosalba Colombo e l’Assessore Paola Palma ancora una volte spicca per qualitĂ  e professionalitĂ .

La mostra che viene proposta da Bruno Gallotta si propone di essere una sorta di voce fuori dal coro grazie ad una chiave di lettura di tutto il lavoro di Hokusai e della relativa interpretazione del simbolico vulcano Fuji, nuova e innovativa. Il tutto sarĂ  approfondito con una serie di eventi collaterali particolarmente importanti come da programma che segue. Inoltre, novitĂ  dell’ultima ora, per l’eccezionale occasione sarĂ  proiettato, nei giorni dell’esposizione, il FILM che il British Museum ha dedicato a Hokusai. (10 ottobre – CineTeatro Nuovo di Arcore)

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L’esposizione consiste in 102 immagini accompagnate da didascalie che mirano ad offrire un’innovativa chiave di lettura di stampo teologico impostata sui caratteri giapponesi “FU NI”, usati da Hokusai per definire il monte Fuji. Proprio per questo motivo la mostra, che si avvale di una cornice espositiva di grande fascino come le Scuderie di Villa Borromeo d’Adda di Arcore, assume una valenza considerevole. E’ infatti la prima volta, pur nella lunga storia espositiva di questa opera, che tale interpretazione viene chiaramente esplicitata.

Saranno ospitati durante la mostra Giuseppe Jiso Forzani (8 ottobre), Bruno Gallotta (14 ottobre) e Ornella Civardi con un reading di poesie giapponesi con l’accompagnamento musicale al violoncello di Alexander Zyumbrovskiy (21 ottobre).

“E’ ormai accertato che Hokusai fu un fedele buddista ed è altrettanto certo che fu una persona colta: sapeva bene quindi che “FU NI”, oltre ad essere uno dei modi possibili per scrivere il nome del famoso vulcano, è un’espressione particolarmente significativa del buddismo Mahàyanà cui appartengono tutte le tradizioni buddiste diffuse in Cina e Giappone.”

Attraverso una ricercata speculazione logica, “FU NI” rappresenta la via del Buddha, che, nata in India, prende in Cina e Giappone anche il nome di “Non Due” a sottolineare il superamento di ogni dualismo antitetico, senza bisogno di evocare un’unità che potrebbe essere fonte di un principio di autorità del tutto estraneo allo spirito libero del buddismo. Tuttavia, chi tra i lettori del tempo non avesse posseduto conoscenza specifica della dottrina buddista, avrebbe potuto facilmente intendere tale termine come “Unico”, oppure “Irripetibile” o “Assoluto” e identificarlo con quel Totale Esistenziale che gli occidentali chiamano Dio, giapponesi Kami Sama, anche se per questione di pudore del sacro, non lo nominano praticamente mai o quasi mai. Questa mostra si prefigge il compito di dimostrare che il monte Fuji assunto da Hokusai come simbolo spirituale e chiamato “FU NI” contempla entrambe le accezioni.

Nel percorso della mostra sono state anche allestite delle bacheche contenenti alcuni numeri di Le Japon Artistique, la rivista che nel XIX secolo ha diffuso la cultura giapponese in occidente.

Eventi collaterali:
• Domenica 8 Ottobre ore 17.00 incontro con Giuseppe Jiso Forzani “Arte, natura, religione nella sensibilità giapponese”
. Sabato 14 Ottobre ore 17.00 incontro con Bruno Gallotta “Hokusai: un’inedita lettura” Una chiave interpretativa finora inesplorata
• Sabato 21 Ottobre ore 17.00 incontro con Ornella Civardi “Jisei” – Reading di poesie giapponesi con accompagnamento al violoncello di Alexander Zyumbrovskiy

Tutti gli eventi si svolgeranno presso le Scuderie di Villa Borromeo d’Adda con ingresso libero

WHAT-ER una grande mostra di Alessio Ceruti

WHAT-ER – Acque Acide
Una mostra di Alessio Ceruti
A cura di Alberto Moioli
Inaugurazione Sabato 19 Novembre 2016 ore 17.30

Opening
Sabato 19 novembre – dalle h. 17:30
20/26/27 novembre – h. 15:00/19:00

Con il patrocinio del Comune di Arcore
Scuderie di Villa Borromeo D’Adda, Largo Vela 1, Arcore (MB)

L’evento comprende la possibilità di organizzare, con prenotazione obbligatoria, la visita guidata per le scuole.

Costruire e distruggere è il tema principale del concept di Alessio Ceruti.
L’artista, affascinato da questo processo distrugge per creare, crea per poi distruggere.

“Sono affascinato quando i materiali cambiano forma e colore in seguito a eventi naturali e non. La mia tecnica si concentra per lo più sulla sovrapposizione dei materiali stessi, a volte impossibili da assemblare e suscettibili ai diversi accorgimenti, che danno vita a un’opera che non ha fine, incompiuta, sempre in evoluzione”.

Alla base di tutta la produzione di Alessio Ceruti, sia che si tratti di pittura, scultura, video o installazioni vi è principalmente la relazione/coesistenza tra uomo, natura e società, con un particolare focus sulle problematiche ambientali.

what-er-painting-2-2016-110x140cm
Un altro elemento è la continua indagine e sperimentazione sui materiali naturali e non: terra, sabbia, legno, foglie, carta, cemento, stucco, colle, resine, cenere, plastic, etc.; giocando sulla loro fragilità e incompatibilità, con la corrosione naturale o forzata. In questo modo l’opera si trasforma fino al suo compimento finale, sul quale agisce, in un secondo momento, l’effetto del tempo.
In questa mostra, What-er – Acque Acide, l’artista espone quadri mix-media, una video proiezione e l’installazione di un opera dove si terrĂ  un esperimento durante i giorni della mostra. Esperimento effettuato dall’artista durante lo studio sull’acidificazione degli oceani.
Questo progetto, nato da un esperienza personale di Alessio Ceruti durante la residenza in Indonesia, è basato sull’osservazione del luogo circostante, principalmente sui problemi socio/ambientali legati al mare.
L’artista, usa l’arte per sensibilizzare e informare le persone, in questa mostra affronta l’argomento relative all’acidificazione dei mari, un tema sempre più ricorrente ma troppo poco affrontato.
Dopo vari studi sull’acidificazione degli oceani, l’artista sperimenta l’incremento del PH nell’acqua usando degli acidi a noi comuni, aceto e acido muriatico, ed inserendo in questa soluzione alcuni elementi calcarei, come le conchiglie marine. Questa operazione documenta lo scioglimento tramite fotografie scattate in Time-Laps (ogni 5 secondi) per poi crearne autentici filmati ad alta velocita’.
I quadri Mix-Media esposti sono ispirati a questo processo ed al plankton calcareo, specie marina che accusa in primis l’acidificazione degli oceani e rischia di estinguersi in un centinaio di anni.
La mostra si terrà nella splendida cornice espostiva offerta dalle Scuderie di Villa Borromeo D’Adda con il patrocinio del Comune di Arcore e sarà curata da Alberto Moioli, Dir. Ed. dell’Enciclopedia d’Arte Italiana.

Acidificazione degli Oceani – Breve introduzione
L’acidificazione degli Oceani e’ il nome dato alla decrescita del PH Oceanico causato dall’eccesso di Anidride Carbonica nell’atmosfera.
Un terzo della CO2 viene assorbita dagli Oceani, che coprono il 70% della superfice terrestre. Una volta in contatto con l’acqua marina la CO2, tramite un processo chimico, si trasforma in Acido Carbonico (H2CO3) che porta ad abbassare il PH delle acque incrementandone cosi’ l’acidificazione.
Durante il periodo di industrializzazione il livello di anidride carbonica (CO2) immesso nell’aria e’ cresciuto drasticamente portando ad un aumento dell’acido nell’acqua oceanica e si presume che per la fine del secolo il livello del PH degli oceani sia talmente elevato da apportare gravissimi danni alle creature marine e non. Difatti il processo di acidificazione influisce su tutti gli organismi calcarei sciogliendo I gusci di conchiglie, molluschi, crostacei , coralli e plankton calcareo, portando cosi’ a gravi problemi genetici e riproduttivi per la categoria in questione che è alla base della catena alimentare, fino alla presunta estinzione della loro specie e di tutti gli organismi viventi marini che di loro necessitano per la sopravvivenza. Continua a leggere “WHAT-ER una grande mostra di Alessio Ceruti” →

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