COSMOS – La FONTANA dedicata ai caduti dell’ONU, sita a Varedo in Provincia di Monza Brianza, realizzata grazie al determinante contributo economico offerto dai cittadini e commercianti della Città con circa 200.000.000 di vecchie Lire, è ora in condizioni vergognose.
L’attuale situazione in cui si trova da anni questa scultura realizzata dall’artista Alberto Ceppi di Meda, è un autentico insulto alla Città e ai cittadini che a suo tempo avevano creduto nel progetto artistico, culturale e altamente simbolico.
Oggi in procinto di inaugurare l’esposizione universale Expo2015, Varedo avrebbe potuto indubbiamente avere un simbolo da mostrare al mondo, di passaggio dalla Lombardia, un’occasione che sicuramente non si ripeterà presto. Lontano ormai quel 2001 in cui con una cornice di oltre 5000 persone e alla presenza del rappresentante dell’ONU Steffan De Mistura si inaugurò la fontana. Tutti a bocca aperta nell’ammirare i 186 zampilli a simboleggiare il numero dei paesi dell ONU, l’arco della pace in bronzo e quella straordinaria sedia vuota con appoggiato un casco blu e il libro dei diritti umani, tutto concorreva a trasmettere fortissimi messaggi di pace e fratellanza ai quali oggi purtroppo han fatto posto all’indignazione, alla vergogna e alla purtroppo sempre più consueta abitudine italiana di disprezzo del patrimonio storico culturale sul quale forse dovremmo far leva per il rilancio. una riflessione, la mia, che trova spazio in un giorno qualunque in cui su tutti i giornali si legge quanto accade in Germania in termini di arte e cultura.
La commissione bilancio della Bundesbang in Germania, ha dichiarato proprio in questi giorni, che ha aumentato i fondi per la cultura del 4,3% nel 2015, circa 120 milioni di Euro. “La commissione bilancio ha scelto di dare un forte segnale sulla centralità della politica culturale” Monika Grutters – Ministro della Cultura tedesco –
L’indigenza in cui versa questo patrimonio artistico è stato oggetto di numerose polemiche attirando l’attenzione di molte testate giornalistiche ma pare che anche tutto ciò non sia servito a nulla.
Segnalo dunque l’ottimo l’articolo di Alessandro Crisafulli su IL GIORNO
e il servizio tv di Striscia la Notizia
ma a questo punto mi chiedo, se nessuno più prova a trovare la soluzione siamo tutti complici di questo scempio?
Alberto