Silvia Brambilla. Arriva ENDLESS

dal 30 settembre al 7 ottobre 2017
Inaugurazione: SABATO 30 SETTEMBRE ORE 17:30
Intervento di: Alberto Moioli
Sala espositiva Corte del Cagnat
Via Roma,38 – Macherio – MB

ORARIO DI APERTURA
Venerdì ore: 16:30-18:00
Sabato e Domenica ore: 10:30-12:00 e 16:30-18:30

approfondimento anche su www.albertomoioli.it

 

 

Commento critico 

a cura di Alberto Moioli

L’intreccio di Silvia Brambilla è diventato il simbolo, l’elemento identificativo del suo lavoro, la caratteristica che la contraddistingue e la impone al mondo dell’arte attraverso il suo stile. La maturità artistica raggiunta è il risultato di un lungo lavoro su se stessa, eseguito con una dedizione, passione e costanza irreprensibile e giustamente, ora, riconosciuta e apprezzata.

Gli intrecci di Silvia stabiliscono un legame determinante tra la superficie e lo sfondo, tra presente e passato, tra esteriorità e intimità, l’idea artistica dunque non è certo solo l’aspetto legato alla gradevole grafica, bensì alla possibilità di raccontare e di raccontarsi. Intrecci che pian piano negli anni lasciano sempre più il posto a maglie più larghe, a sfondi più luminosi e sensazioni di positività e leggerezza della quale abbiamo tutti sempre più bisogno.

Silvia Brambilla offre allo spettatore la possibilità di perdersi nei percorsi delle sue opere, nelle quali l’armonia e il ritmo fanno da protagonisti. L’osservatore è ormai abituato ad una prima reazione emotiva nella fruizione di un’opera d’arte, dimenticandosi spesso di assaporare serenamente il momento in cui l’opera riesce a penetrare dentro di lui. Le infinite combinazioni geometriche e tonali, alle quali ci sta abituando Silvia, riescono a stupirci e sorprenderci per l’incessante innovazione e l’invenzione del suo percorso creativo.

Il gesto artistico di Silvia è dunque in linea anche con i principi espressi da Paul Klee quasi un secolo fa’ ne “La teoria della forma e della figurazione”[1] nell’affermare che la “forma è quiete e stasi mentre la formazione è movimento” e dunque ritmo vitale. I colori e le forme delle opere di Silvia vivono dunque attraverso un ritmo che segue dinamiche e metodologie singolari. “C’è del ritmo nel volo di un uccello, nelle pulsazioni delle arterie, nel passo di un ballerino e nei periodi di un discorso”[2] affermava Platone.

Sono particolarmente contento di poter osservare in Silvia l’immagine dell’artista nata e cresciuta sul fertile territorio lombardo ed oggi pronta a raccogliere i frutti della sua passione e serietà professionale in un percorso affascinante che non può e non deve avere alcun limite.

Alberto Moioli

 

[1] Titolo dell’opera originale: Unendliche Naturgeschichte (Benno Schwabe & Co., Basel, 1970)Prima edizione italiana: novembre 1970

 

[2] Cf.Platone, La Repubblica, Timeo, in Opere complete, Laterza, Roma 1973

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